mercoledì 31 ottobre 2007

Basta con i morti a causa dell'alcool!Che le istituzioni siano partecipi!

In queste ultime settimane sta salendo all’onore delle cronache, un aspetto decisamente macabro,triste e tragico della realtà giovanile,dovuto alle “mode assassine”ma anche ,in parte,alla scostante e incompleta attenzione delle istituzioni,ossia la morte dovuta ad un eccessivo consumo di alcolici,prevalentemente manifesta tramite incidenti stradali o simili,la quale si sviluppa in seguito o durante momenti di ritrovo, di svago tra i giovani e in locali come discoteche o generalmente in luoghi di “divertimento”. Serate iniziate in allegria spesso finite in tragedia, “soldi affogati”nell’alcool,premature scomparse,patenti ritirate o sospese dalle forze dell’ordine,drammi generici dovuti spesso al “bere”,alla velocità in auto ed alla voglia di “spezzare la monotonia”che tanto vanno a contrastare con quello che da sempre è il senso di divertimento. Il drammatico fenomeno che si sta sviluppando e per cui tutta la società italiana si trova a dar conto, strettamente connesso a ciò,sono inoltre,gli omicidi che si vengono a prefigurare causati da automobilisti in chiaro ed eccessivo stato di ebbrezza .Non starò qui a riassumere le ultime innocenti vittime di tale evitabile massacro,sono già ampiamente e tristemente ben note a tutti,non starò qui a fare della retorica sul bene o sul male della società italiana o tanto meno non “pubblicizzerò”con ipocrisia questi morti nel tentativo di suscitare tenerezza nelle persone per poi ottenere una “solida campagna elettorale”,ma sarò qui per “lottare”,come sempre nei miei comunicati o nelle mie anche future attività,e fare una proposta concreta alle istituzioni della Provincia di Viterbo e della città di Viterbo,alla Regione Lazio,alla comunità,il quale”consiglio”qualora risultasse ben accetto sarebbe per me,per noi, motivo di soddisfazione e ricerca della massima tutela per i giovani,altrimenti rimarrà in ogni caso parte della nostra quotidiana battaglia. Chiedo pertanto all’ istituzione di istituire un servizio bus navetta che sia presente nei maggiori luoghi di ritrovo,di divertimento,di incontro ,tra giovani prevalentemente, a partire da un orario predisposto ,tramite cui accompagnare i ragazzi in alcuni,o i principali luoghi di ritrovo e divertimento,o in cui il problema “alcool”potrebbe manifestarsi con più facilità e a fine serata ricondurli alle rispettive abitazioni,nel caso in cui avessero “esagerato con l’alcool”,sopravvengano diverse cause che renda impossibile muoversi con la propria automobile,o semplicemente per evitare di spostarsi con essa,il tutto ad un prezzo estremamente relativo e contenuto,risparmiando carburante e spendendo anziché dieci euro di benzina,2 euro per il viaggio in bus,cifre da stabilire ma irrisorie. Ciò faciliterebbe il lavoro delle forze dell’ordine impegnate ,magari, in altro tipo di controllo sul territorio liberi quindi da un serrato,giusto ed inevitabile “esame di patenti” e posti di blocco,renderebbe più serene le famiglie,gli stessi giovani e ridurrebbe, secondo mia opinione,di una certa quantità importante,vittime dovute all’alcool,oltre che agevolare il divertimento. Certamente si tratta di “un’umile proposta”,non ambiziosa al punto di cancellare il problema,ma tesa a “trattare”con esso,in quanto come dimostrato da un recente servizio de “le Iene”su italia 1,proibire la vendita di alcolici dopo le ore 2 della notte soprattutto nelle discoteche,risulta contro produttivo e provvedimento ottimo ma ,purtroppo,facilmente “aggirabile”,facendone dovuta scorta prima di tale ora…L’alcool,le bevande alcoliche devono essere “limitate” e il consumo senza criterio, smisurato ed estremamente eccessivo che alcuni ne fanno deve essere criminalizzato,non difeso ed anzi combattuto in quanto pericolo reale,ne va della vita degli altri e degli stessi individui che ne fanno uso,come odierne cronache testimoniano,ma in qualità di uno dei problemi di massa più antichi del mondo,non si deve ne opprimere i giovani,il popolo,ne avere la presunzione di avere la risposta definitiva,ma si necessiterebbe,bensì,di analizzare il fenomeno e combatterlo con una tattica precisa che non sia ne oppressiva ne debole,ma che produca effettivamente degli effetti reali,perché io ancora credo,e spero non mi si accusi di utopismo,che oggi per divertirsi non serva morire o gettare via la propria esistenza in ogni senso. Spero che le istituzioni come anche la comunità e la stampa sia partecipe di questa iniziativa e solidale a questa proposta,volta alla tutela della vita come bene prezioso ed unico. In realtà questa è solo un ‘esposizione necessaria ed estremamente breve della nostra idea ma qualora vi fosse possibilità di manifestarla, essa risulterebbe più articolata,comprensiva e completa. Anziché condannare oggi le giovani generazioni per le loro scelte ed azioni,ognuno ha le proprie responsabilità storiche e sociali…per chi lo dimenticasse,bisogna educare,anche coloro che non sono in grado di comprendere da soli,per motivi familiari e di ogni tipologia,agevolando il divertimento,”diritto”innato di tutti,ma rendendolo sicuro e legale.
Comprendiamo che non è la risposta definitiva,la soluzione,ma uno dei tasselli di un grande mosaico.

Giovani fatevi sentire,bisogna amare la vita e tornare a casa la sera non fermarsi per strada…per sempre.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci
Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

domenica 7 ottobre 2007

Siamo tornati nel medioevo.

Siamo tornati nel medioevo. Ma con le automobili,gli aerei,internet e la tecnologia,baluardi di un “velo di maya” imposto ai cittadini per dar loro il salvifico “panem et circenses”,il tanto agognato “giocattolino”utile ma prodotto per imbonire la società. Basta con la filosofia. Il risultato di questo mio pensiero verrà “cassato”da tutto,troppo filosofico,troppo di “destra”,troppo retorico,inutile,il ragazzo “se la tira”,o pioggia di critiche o indifferenza. Bene. Ma a me,non importa non per mancanza di spirito autocritico o di umiltà,bensì perché le problematiche che vado per descrivere sono vere,reali,concrete,attuali e probabilmente con effetti esplosivi a tempo,visti dagli occhi di un giovane(politico)moderno. Prima i cavalli e le sfarzose carrozze,oggi le auto e le sfarzose mercedes, prima i barbari,quindi per intenderla nel senso latino,romano del termine “gli stranieri d’oltre confine”nessuna allusione alla xenofobia moderna, i mercanti esotici,oggi gli extracomunitari,gli apolidi,che vogliono dominare perché gli viene concesso dal”feudatario” e possono permettersi,inoltre,di cancellare i nostri valori,ghettizzarsi,ed eliminare i “Crocefissi dalle aule”,(sostegno a quali dei loro lavora,rispetta e contribuisce),prima si alzava il ponte levatoio(con criterio tra l’altro)del castello,oggi si spalancano le frontiere. Prima il vassallaggio,il feudatario,lo ius primae noctis , oggi lo sfruttamento generico,dal mondo del lavoro a quello dei “minorenni”,la strumentalizzazione mediatica,le lobbyes,il controllo delle menti,il famelico “lavaggio del cervello”,la televisione,i mass media e il rischio che alla tua fidanzata,a tua moglie,alla tua amica venga applicata la moderna ed imprevedibile versione dello “ius”sopraccitato medievale,lo stupro,oggi giunto a traguardi imprevedibili. Prima la guerra,oggi la guerra. Prima diritto,costituzione e comunque sistema normativo,spesso assente,incompleto,non applicato o eseguito con enormi “favoritismi”,oggi diritto,costituzione e sistema normativo,interminabile, mal applicato,spesso non adatto alle situazione giuridiche che si vengono a creare o eseguito con enormi “favoritismi”(si veda gentilmente la situazione di previdenza,di indennità,vantaggio generico della classe dirigente politica,parlamentare italiana,grazie.). Prima giustizia sommaria ,sicurezza personale quasi assente,sistema di difesa dei cittadini estremamente esiguo, oggi Mastella,indulto,poliziotti costretti ad effettuare l’arresto di un pericoloso latitante”nazionale”rumeno con i propri mezzi,come accaduto di recente ad Ivrea,(e su questo argomento sicurezza mi voglio volutamente fermare a questo esempio),sistema giudiziario lento,eccessivamente burocratico,spesso ingiusto (che paradosso è?!).Prima analfabetismo = controllo delle menti,cultura = possibilità di ribellione,oggi scarsa capacità culturale offerta = controllo delle menti,soprattutto tra i giovani, mtv = controllo dei giovani, “sapere”di parte = controllo dei giovani, cittadino che si evolve = possibilità di ribellione,di conseguenza,l’articolo 2 della costituzione nella sua analisi sociale soprattutto,viene reso inefficace per evitare che il cittadino si evolva e quindi ribellione. Prima le tasse,le gabelle,i dazi,oggi le tasse,le sovrattasse,le “sovragabelle” e i “sovradazi”. Prima si viveva con la paura quotidiana, senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento altrui e per il l’impoverimento personale, oggi si vive con la paura(vedi terrorismo,accrescimento delle capacità criminali,stupri,rapine,mafia,indulto,stato spesso assente.),senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento “altrui”,per l’impoverimento personale,stima recente ed ufficiale vuole che circa 7 milioni di italiani vivano sotto la soglia di povertà, nel 2007,nella U.E. Prima non c’era speranza,oggi non c’è speranza. Prima ci si “ribellava” al signore ,come ultimo impeto d’ira
e si veniva uccisi,oggi l’idea di non di lotta armata e di ribellione,ma almeno di confronto “per la vita”,vengono scartate a priori dalle istituzioni. Prima c’era una famiglia,in questo maledetto caos, unica fonte di sorriso e di incoraggiamento al domani,oggi si cerca di distruggere anche questa,minandola alle basi,fornendole sempre meno diritti e facendo credere che il nucleo familiare non è più quello tradizionale fondato sul matrimonio di un uomo ed una donna. Prima c’era la Chiesa cattolica, a navigare nel proprio lusso e spesso a condannare definitivamente i cittadini ma che con le sue ramificazioni dava un unico ed ultimo sostegno al popolo,alla gente comune,vedi S. Francesco d’Assisi, oggi la chiesa ha capito i propri errori ma tranne casi tanto rari quanto intensi e meravigliosi,essa non allevia più le nostre sofferenze come lo stesso Gesù Cristo lo stesso “poverello d’Assisi” ,da buon cristiano affermo,insegnavano. Essa inoltre,in un’ Italia “rossa” come questa viene ostacolata in ogni maniera,per ideologia e mille motivi che non ciè dato conoscere. Prima il feudatario ed i vassalli,oggi Prodi ed il suo governo.Prima erano pochi ad essere felici,oggi quasi nessuno,eccezion fatta per alcune classi sociali. Vogliono un’Italia moderna,competitiva,Europea,concreta e stabile?! Siamo o non siamo nel medioevo? Per praticità non ho aggiunto altri punti essenziali di collegamento tra le ere passate ed oggi,anche per non rendere il tutto prolisso. Perdonate la qualità del linguaggio,l’uso quasi sconsiderato dei segni grafici quali le parentesi e le licenze poetiche liberamente prese, non sono qui a disquisire sull’arte retorica o sul corretto utilizzo della lingua Italiana,non ne avrei le capacità,ma a riflettere da “popolano”quale sono e fiero di essere tale,stanco di questo governo,di questa ideologia ora dominante e di questa crisi valoriale e sociale abissale. Così non c’è futuro . Ma medioevo,il nostro in questo modo è un passato accettabile. L’uomo non muterà mai il proprio modus vivendi,le proprie caratteristiche innate,semmai sarà la società a cambiare,modernizzarsi, a plasmarsi,adattarsi intorno a lui. Ma con i mezzi odierni è un errore non credere che si possa migliorare le nostre pietose condizioni,è un errore sopravvivere in questa maniera. Per questo è sempre medioevo,”carissimo” Romano Prodi. Fate come volete,non sono la soluzione e non pretendo di esserlo,ma questa descritta è la verità,addirittura una parte di essa. Tutta retorica? Bhe, se continua in questa maniera avrete modo di constatare.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Giovane studente universitario,in cerca di lavoro,con poche speranze.
Chi fosse d’accordo con me può inviarmi una mail.

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

martedì 2 ottobre 2007

Contro la pedofilia,unica soluzione castrazione chimica

La pedofilia è uno dei mali odierni e moderni,uno spettro in attesa di vittime che ha fin troppa “notorietà”,tristemente,nelle nostre società. Siamo abituati a ripudiare un problema del genere ed in parte ad eliminarlo dai nostri discorsi o riflessioni quotidiane. Di certo chi vi scrive non è e non ha la soluzione al problema,ne tanto meno vuole avere l’ambizione di esserlo,ma può almeno cercare di far riflettere in veste sociale,umana ed in seguito politica. Di realmente “politico”,e quindi di tutta la “polis” in questo dramma concreto,c’è solo la condivisione pubblica e la percezione dei terribili effetti che genera un tale dramma. Non è l’ennesima manifestazione retorica gratuita ,seppur “nobile”, atta a schierarsi contro la pedo-pornografia,ma una proposta chiara,definita e solida. Il problema deve essere necessariamente affrontato e debellato,senza possibilità di replica. Per fare ciò l’essere umano deve tutelarsi,essere unito sotto un’idea manifesta non necessariamente sotto una bandiera,un’”etichetta”,un’appartenenza . Ciò che in primis ,come essere umano ed in seguito come esponente politico, chiedo, è la “castrazione chimica” per gli accusati di atti libidinosi,sfruttamento e “plagio”,e tutto ciò che può essere insito nei termini pedofilia e pedo-pornografia, verso minorenni ed in quanto tale perseguitati ,a norma di diritto,dalla legge. Di certo il problema non si avvierebbe al termine definitivo,ma ci sarebbe una riduzione più che percettibile dei casi,molto probabilmente dovuta alla concretezza ed alla cognizione della pena e dei suoi effetti da parte “degli interessati”,la quale non “devasta”,ne uccide ne tanto meno annulla l’esistenza,ma in ogni caso mina alle basi,dal punto di vista anatomico,”scientifico” ed umano,l’attività antimorale ed ignobile,per essere decenti e discreti,del pedofilo. Tutto ciò è stato già proposto in Francia dal neopresidente Nicolas Sarkozy ,sensibile a quelle che sono le vicende più negative della sua nazione e dell’Europa stessa,anche se la portata di tale “male”è mondiale. Evidentemente i tempi sono maturi per optare verso una via definitiva,repressiva e completa,la quale porti in seguito ad annullare gli effetti “antiumani” di questa perversa quanto diabolica pratica. Quando a soffrire, inoltre, è un bambino,un minorenne ed in genere una persona che non può provvedere alla propria autodifesa ed a compiere spesso scelte mirate e razionali,data l’età e l’inesperienza,non bisogna troppo “celebrare”bensì si necessita di agire; solo quando il popolo scenderà nelle strade a proporre la sua lotta in difesa dell’essere umano,allora,si sarà pronti per dichiarare battaglia alla pedofilia e attuare la “castrazione chimica”ed altri rimedi collaterali atti a debellare questa piaga sociale. Il movimento sociale Fiamma Tricolore di Viterbo,nella mia persona ,in questo caso,in quanto responsabile giovanile della provincia di Viterbo,rappresentate di una parte di” gioventù”,ricorda che il futuro dei giovani sarà positivo solo quando, anche l’adulto , apporterà il proprio contributo e farà in modo che sia tale,aiutando,sostenendo,amando,criticando e lodando,quando necessario, il giovane fin dalla sua infanzia,dalla tenera età. Concetto basilare che a molti spesso sfugge. ma cosa viene proposto. Mi appello a tutti quanti coloro si appresteranno a leggere questo breve comunicato e soprattutto ai ragazzi,al domani della società,chiedendo di sostenere tale richiesta, la quale nei prossimi mesi diverrà concreta attività sociale sul campo,mia propria e del movimento,per fare in modo che non accadano mai più atti di efferatezza come il presunto all’asilo di Rignano Flaminio,accaduto di recente e come quello a cavallo tra gli anni ’80e ’90 con come protagonista “il mostro di Marcinelle”avvenuto in Belgio. Ferite che provocano rabbia,ferite che sarà difficile rimarginare,ma che potranno insegnarci qualcosa e ci incoraggeranno ad eliminare la pedofilia come piaga sociale.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

Consigli comunali giovanili:finalmente un successo per i giovani!

Vorrei esprimere la mia soddisfazione e condivisione di intenti,in qualità di “giovane” e di segretario provinciale giovanile di Viterbo del Movimento Sociale Fiamma Tricolore,verso l’iniziativa ideata e sponsorizzata dalla Regione Lazio “ Dai un consiglio al tuo comune”,nella quale vengono promossi i consigli comunali dei giovani ed in cui i ragazzi si cimenteranno nel creare delle liste elettorali,allo scopo di far eleggere dei consiglieri o dei sindaci in rappresentanza proprio di tali nascenti ed ispirate istituzioni,coadiuvando l’istituzione governativa locale. Questo è un traguardo non indifferente,in quanto avvicina i ragazzi alla realtà politica dall’interno,tralasciando i subliminali meccanismi con cui gira l’ambiente partitico in Italia,valorizza la forza giovanile e punta ,inoltre, al concetto di politica come “polis”,amministrazione,cittadinanza,responsabilità,socialità. Noi della Fiamma Tricolore,me in primis,in quanto ferventi sostenitori degli “autentici”valori per la gioventù e dell’ ordine costituito, come punto di partenza per un domani vero e non fatto di dispersione umana,politica,sociale e morale, sosteniamo e sosterremo, come a noi possibile, tale iniziativa. Il giovane ha il diritto di comprendere il mondo che lo circonda,in maniera oggettiva e responsabile,lo deve fare per esserne partecipe e non schiavo. Costruire la società futura è compito nostro. Farlo in maniera cosciente è un nostro “obbligo morale”. Per noi che abbiamo sempre lottato e lotteremo per i giovani,questa attività è motivo d’orgoglio,oltre che apportatrice di cultura personale,amministrativa e sociale,soprattutto in una Provincia,come quella di Viterbo, ed in una Regione come il Lazio,due entità importanti nel territorio nazionale per ricchezza storica ed umana ed in cui la gioventù ha motivo di orgoglio dettato dall’appartenenza territoriale e culturale. Tutto ciò dona al ragazzo “la possibilità”di comprendere veramente,rappresentare e farsi rappresentare,fare cultura pratica e degna di essere chiamata tale di credere nelle proprie possibilità e rispettare, perché solo quando si conosce si rispetta,in questo caso il sistema governativo locale ed in genere dato il modello burocratico ed amministrativo di tipo “centrale”. Buona fortuna a quanti si cimenteranno in questa attività estremamente costruttiva,già in fase di sperimentazione con buoni miglioramenti nei comuni di Capranica e Castel sant’Elia, per cui consiglio serietà personale e di intenti,per essere partecipi del domani,non farsi strumentalizzare e capire,optando con concretezza ed effettuando critiche costruttive. Stiamo lavorando per cercare di completare ancor più questa proposta formativa della regione. Il domani appartiene ai giovani.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore/addetto stampa federaz.Viterbo
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it