domenica 7 ottobre 2007

Siamo tornati nel medioevo.

Siamo tornati nel medioevo. Ma con le automobili,gli aerei,internet e la tecnologia,baluardi di un “velo di maya” imposto ai cittadini per dar loro il salvifico “panem et circenses”,il tanto agognato “giocattolino”utile ma prodotto per imbonire la società. Basta con la filosofia. Il risultato di questo mio pensiero verrà “cassato”da tutto,troppo filosofico,troppo di “destra”,troppo retorico,inutile,il ragazzo “se la tira”,o pioggia di critiche o indifferenza. Bene. Ma a me,non importa non per mancanza di spirito autocritico o di umiltà,bensì perché le problematiche che vado per descrivere sono vere,reali,concrete,attuali e probabilmente con effetti esplosivi a tempo,visti dagli occhi di un giovane(politico)moderno. Prima i cavalli e le sfarzose carrozze,oggi le auto e le sfarzose mercedes, prima i barbari,quindi per intenderla nel senso latino,romano del termine “gli stranieri d’oltre confine”nessuna allusione alla xenofobia moderna, i mercanti esotici,oggi gli extracomunitari,gli apolidi,che vogliono dominare perché gli viene concesso dal”feudatario” e possono permettersi,inoltre,di cancellare i nostri valori,ghettizzarsi,ed eliminare i “Crocefissi dalle aule”,(sostegno a quali dei loro lavora,rispetta e contribuisce),prima si alzava il ponte levatoio(con criterio tra l’altro)del castello,oggi si spalancano le frontiere. Prima il vassallaggio,il feudatario,lo ius primae noctis , oggi lo sfruttamento generico,dal mondo del lavoro a quello dei “minorenni”,la strumentalizzazione mediatica,le lobbyes,il controllo delle menti,il famelico “lavaggio del cervello”,la televisione,i mass media e il rischio che alla tua fidanzata,a tua moglie,alla tua amica venga applicata la moderna ed imprevedibile versione dello “ius”sopraccitato medievale,lo stupro,oggi giunto a traguardi imprevedibili. Prima la guerra,oggi la guerra. Prima diritto,costituzione e comunque sistema normativo,spesso assente,incompleto,non applicato o eseguito con enormi “favoritismi”,oggi diritto,costituzione e sistema normativo,interminabile, mal applicato,spesso non adatto alle situazione giuridiche che si vengono a creare o eseguito con enormi “favoritismi”(si veda gentilmente la situazione di previdenza,di indennità,vantaggio generico della classe dirigente politica,parlamentare italiana,grazie.). Prima giustizia sommaria ,sicurezza personale quasi assente,sistema di difesa dei cittadini estremamente esiguo, oggi Mastella,indulto,poliziotti costretti ad effettuare l’arresto di un pericoloso latitante”nazionale”rumeno con i propri mezzi,come accaduto di recente ad Ivrea,(e su questo argomento sicurezza mi voglio volutamente fermare a questo esempio),sistema giudiziario lento,eccessivamente burocratico,spesso ingiusto (che paradosso è?!).Prima analfabetismo = controllo delle menti,cultura = possibilità di ribellione,oggi scarsa capacità culturale offerta = controllo delle menti,soprattutto tra i giovani, mtv = controllo dei giovani, “sapere”di parte = controllo dei giovani, cittadino che si evolve = possibilità di ribellione,di conseguenza,l’articolo 2 della costituzione nella sua analisi sociale soprattutto,viene reso inefficace per evitare che il cittadino si evolva e quindi ribellione. Prima le tasse,le gabelle,i dazi,oggi le tasse,le sovrattasse,le “sovragabelle” e i “sovradazi”. Prima si viveva con la paura quotidiana, senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento altrui e per il l’impoverimento personale, oggi si vive con la paura(vedi terrorismo,accrescimento delle capacità criminali,stupri,rapine,mafia,indulto,stato spesso assente.),senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento “altrui”,per l’impoverimento personale,stima recente ed ufficiale vuole che circa 7 milioni di italiani vivano sotto la soglia di povertà, nel 2007,nella U.E. Prima non c’era speranza,oggi non c’è speranza. Prima ci si “ribellava” al signore ,come ultimo impeto d’ira
e si veniva uccisi,oggi l’idea di non di lotta armata e di ribellione,ma almeno di confronto “per la vita”,vengono scartate a priori dalle istituzioni. Prima c’era una famiglia,in questo maledetto caos, unica fonte di sorriso e di incoraggiamento al domani,oggi si cerca di distruggere anche questa,minandola alle basi,fornendole sempre meno diritti e facendo credere che il nucleo familiare non è più quello tradizionale fondato sul matrimonio di un uomo ed una donna. Prima c’era la Chiesa cattolica, a navigare nel proprio lusso e spesso a condannare definitivamente i cittadini ma che con le sue ramificazioni dava un unico ed ultimo sostegno al popolo,alla gente comune,vedi S. Francesco d’Assisi, oggi la chiesa ha capito i propri errori ma tranne casi tanto rari quanto intensi e meravigliosi,essa non allevia più le nostre sofferenze come lo stesso Gesù Cristo lo stesso “poverello d’Assisi” ,da buon cristiano affermo,insegnavano. Essa inoltre,in un’ Italia “rossa” come questa viene ostacolata in ogni maniera,per ideologia e mille motivi che non ciè dato conoscere. Prima il feudatario ed i vassalli,oggi Prodi ed il suo governo.Prima erano pochi ad essere felici,oggi quasi nessuno,eccezion fatta per alcune classi sociali. Vogliono un’Italia moderna,competitiva,Europea,concreta e stabile?! Siamo o non siamo nel medioevo? Per praticità non ho aggiunto altri punti essenziali di collegamento tra le ere passate ed oggi,anche per non rendere il tutto prolisso. Perdonate la qualità del linguaggio,l’uso quasi sconsiderato dei segni grafici quali le parentesi e le licenze poetiche liberamente prese, non sono qui a disquisire sull’arte retorica o sul corretto utilizzo della lingua Italiana,non ne avrei le capacità,ma a riflettere da “popolano”quale sono e fiero di essere tale,stanco di questo governo,di questa ideologia ora dominante e di questa crisi valoriale e sociale abissale. Così non c’è futuro . Ma medioevo,il nostro in questo modo è un passato accettabile. L’uomo non muterà mai il proprio modus vivendi,le proprie caratteristiche innate,semmai sarà la società a cambiare,modernizzarsi, a plasmarsi,adattarsi intorno a lui. Ma con i mezzi odierni è un errore non credere che si possa migliorare le nostre pietose condizioni,è un errore sopravvivere in questa maniera. Per questo è sempre medioevo,”carissimo” Romano Prodi. Fate come volete,non sono la soluzione e non pretendo di esserlo,ma questa descritta è la verità,addirittura una parte di essa. Tutta retorica? Bhe, se continua in questa maniera avrete modo di constatare.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Giovane studente universitario,in cerca di lavoro,con poche speranze.
Chi fosse d’accordo con me può inviarmi una mail.

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

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