giovedì 20 maggio 2010

Il caso Santoro: ennesima vergogna italica fatta di ipocrisia ed arrivismo...

Per la rubrica “ Povera Italia” ,signori, eccovi svelato grande parte del volto della falsità e dell’arrivismo: Michele Santoro, l’uomo preferito dalla propaganda mediatica di sinistra, il quale ha rivelato la sua vera e per alcuni, “disattenti” , identità.
In Italia tutto è possibile e questo lo sapevamo già. Un uomo che parlava per il popolo, un giornalista determinato e svela magagne, un programma “sinistroide” e fortemente pro cittadino, come “Anno zero”. Una poco simpatica ed eccessivamente critica, favola. Un conduttore all’altezza, secondo alcuni, la speranza della voce e della stampa libera, secondo taluni, una realtà che buca la “maschera” televisiva e propagandistica di “parte” tanto da arrivare nei quartieri, nelle vie, tra la gente, diretta al popolo, secondo altri.
Un odierno “robin hood” nel caos italico.
Si, già…una gran bella situazione… un bel sogno, condotto ad arte, bella realtà. Peccato sia già, finalmente, terminata. Essa ha celato come un masso che cade direttamente dal cielo, una verità ancor peggiore che contempla l’esatto contrario, paradossalmente ed improvvisamente ma neanche troppo, a mio avviso, di quella lotta ed immagine che lo stesso “Michelone” Santoro aveva propugnato ed esportato. Già, perché Santoro non solo si dimette dalla posizione di conduttore di “Anno zero”, ma riesce, per questa intelligente e tanto agognata, attesa “bravata”, a farsi liquidare la bellezza di 10 milioni di Euro, forse anche più ,facendosi assegnare altre posizioni di guadagno costante ancor maggiore,come “premio di buona uscita”… uno scivolo da ben 20 miliardi del vecchio conio! AZZ! Menomale che “lui e la sua gang” erano da sempre e per sempre paladini dei lavoratori, combattendo ingiustizia e precariato del lavoro, schierandosi e propugnando a favore dei diritti dei lavoratori, solennizzando “bella ciao” ed impugnando la scure contro quei maledetti “pseudo fascisti” del centro-destra odierno, così arrivisti e “mascherati”tanto da assomigliargli.
Ecco il volto della sinistra “arraffona”, ipocrita ed arrivista che lotta per il popolo e per la tutela dei lavoratori e la difesa dei loro diritti, ecco il “muso” della falsa propaganda mediatica “rossa”, ecco “la faccia” di Michele Santoro, un uomo senza vergogna ma con ampie capacità ipocrite e di guadagno.
Mamma mia che (T)ravaglio…è sempre colpa dei noi “fascisti“, ma non ci avevano già epurati al massimo!?
Poveri noi, povera Italia!

Fiero di essere, a loro, cosa totalmente estranea, a buon intenditor… la riflessione è stata lanciata. Ora, come sempre sta a voi.

Memento Audere Semper

Emanuele Ricucci
http:// giovanedestra.blogspot.com
Leleric@hotmail.it

mercoledì 19 maggio 2010

Raccolta del mio materiale editoriale( comunicati, articoli, note) sulla mia pagina personale di facebook!

Cari utenti,
vorrei comunicarvi che sto raccogliendo anni di miei comunicati stampa, note ed articoli all'interno della mia pagina personale su facebook "Emanuele Ricucci: articoli, attività e pensiero". Li potrete trovare contenuti nella sezione "Discussioni" della pagina.
Qualora siate interessati a questa mia "produzione" politica, di opinione a 360 gradi, personale, condividete la mia idea, il mio pensiero o modo di fare attività o semplicemente per curiosità, avete ora un riferimento concreto!
Cliccando sul titolo del post, si accede direttamente all'area facebook specifica della mia pagina!

Grazie, grazie davvero per l'attenzione! :-)
Emanuele

Memento Audere Semper

martedì 18 maggio 2010

A DUE PASSI DALLA FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA: prima le mazzette ora gli scandali sessuali

La prima cadde travolta dallo scandalo “Tangentopoli” o “Mani pulite”, la seconda potrebbe cadere a causa di vergognosi e riprovevoli legami tra il mondo della prostituzione, dei transessuali, della droga, fuso in un unico mix, e il mondo della politica.

Eh sì, roba da fegati forti ma anche da palati fini.
Siamo giunti agli sgoccioli della “seconda repubblica”? In un' ardita ma concreta riflessione, la risposta potrebbe essere un definitivo ed incredibile, si.
A quanto pare, tutta la vicenda attuale, dal caso “Marrazzo”, alle misteriose (ma non troppo) morti del transessuale Brenda e di un pusher ritenuto legato a tutto ciò, proiettano questa già martoriata Italia dello spauracchio recessione e dell’eterna diatriba sul “Crocefisso”, in una dimensione paradossalmente offuscata ma incredibilmente forte, che tocca troppo da vicino, tanto da “scottare”, personaggi troppo importanti ed eccessivamente influenti del panorama politico e sociale italiano, ultimo di una “probabile” lunga fila, l’ex governatore della regione Lazio, Piero Marrazzo.
Fenomeno classificato, e a giustissima ragione, come “scandalo”, ripetiamo, noto ed arcinoto tanto da colorare negativamente ogni pranzo o cena dei poveri e sinceramente disperati cittadini del bel paese, costretti a masticare ancora amaro dopo che li troviamo, nuovamente, a dover fronteggiare situazioni limite, molte delle quali “imposte” dall’alto, mentre cola letteralmente a picco la loro fiducia nelle istituzioni politiche, nello stato, a causa di alcune maledette figure che, dello stesso, dovrebbero essere garanti e rappresentanti. Assurdo. L’amarezza e lo sdegno arrivano a livelli inimmaginabili.
Come sempre però, nei miei scritti, non mi fermo a ciò che i media scelgono e ad arte confezionano per noi, ma sento un desiderio quasi impellente di andare avanti, fiutare la lungimiranza che c’è dietro ad un fenomeno che nasce, cercare di capire cosa ci voleva esser trasmesso veramente e cosa
non vogliono si sappia o si fiuti…appunto.
Ora mi chiedo: tutte queste morti conseguenti allo scandalo “Marrazzo”, hanno un senso
Questo ci fa capire che quel computer voleva, doveva essere trovato, con tutti i suoi sessantamila file, con tutte le sue nefandezze, con tutti i suoi misteri e forse con tutti i suoi futuri, maledetti scandali. Probabile che in un raptus d'estrema follia, in preda alla disperazione, sentendosi braccato\a (difficile anche solo esprimersi a volte…), Brenda, abbia voluto farla finita, dandosi fuoco ma lasciando vivo il suo pesante “fardello”, proprio contenuto in quel computer dei misfatti, anzi sul quale voleva proprio attirare l’attenzione?
Per il resto, mi aspetto conosciate già abbastanza, una storia divenuta fenomeno mediatico e di autodistruzione d’immagine agli occhi del mondo.
Detto ciò, lanciata la riflessione, la provocazione, elaborati quesiti di base, mi rimane, ci rimane lecito pensare che l’ora della “seconda repubblica” italiana sia quasi giunta? Mi, ci rimane lecito credere che tutto o molto di ciò, sia stato fatto apposta proprio per far cadere non un governo, ma una realtà troppo estesa e troppo “ammanicata”, una lobby, una “CASTA”, troppo potente, ramificata, incrollabile se non con metodi del tutto “drastici”? Possiamo pensare che la fine della seconda repubblica sia vicina e che tutto ciò, come una estrema passata di spugna, voglia proprio ad essa mettere fine?
Domande? Illusioni? Se si può pensare, troppo distante dalla realtà, non è.
Come sempre, la riflessione è stata lanciata, sta a voi, ora, coglierla.

Il responsabile provinciale di Viterbo del Movimento Futura
Emanuele Ricucci
leleric@hotmail.it

Si può parlare ancora di "Europa Nazione"?(di E.Ricucci)

E’ ancora Europa? E’ ancora la nostra Europa? Domande, interrogativi, dubbi. Alla luce di questa nuova era tecnologica, capitalista, mediatica e “strumentalizzante” e “soldocratica“, mi chiedo se ancora esistano i presupposti per poter lottare verso l’idea d’ “Europa Nazione”, proponendo una velocissima e spero efficace riflessione. Ha ancora senso inneggiare ad essa, come assiduamente un tempo fu battaglia quotidiana dei nostri ragazzi, dei nostri giovani camerati ardimentosi pieni di valori e di voglia di futuro?
A mio avviso, chi mi conosce sa del mio forte anticonformismo, spesso anche d’area, del mio forte senso critico, lungimirante ed avanguardista, non si hanno più i presupposti per poterci appellare ad un’ “Europa - Nazione“, casa di identità a noi note e carissime, per noi e le nostre generazioni passate, luce di mille battaglie e speranze.
Credo non ci sia più spazio, tristemente, per un agglomerato di popoli, nazioni ed identità caratterizzati da una forte morale, da una grande tradizione universale, misto di cristianità, da un radicato senso d’etica morale e sociale, nonché politica, figlia di un occidente capace di schierarsi contro le due sempiterne “superpotenze”, Stati Uniti d’America e Russia , incarnanti il male del mondo, capitalismo e comunismo, portando alla causa comune, la creazione di un’entità forte, contrapposta, generatrice di tradizioni, ideali, modelli di vita ed esempi di società, come appunto l’EUROPA.
Di tutto ciò, oggi, non rimane che qualche briciolo di forzata malinconia e qualche appello formale fatto in occasione di giornate di celebrazione e di “fasto” televisivo, mediatico. La realtà, in un’analisi veloce e fatta di alcuni spunti, che invita alla riflessione è ben altra. Può essere considerata Europa Nazione, figlia dell’occidente, della tradizione e dei valori cristiani, medievali, del “rinascimento”, solo per accennare, un’entità che spalanca le porte alla Turchia e ad altri stati di ben altra caratura, di altra tradizione, di altra mentalità, di altro stampo e religione, di altra concezione verso i diritti umani, delle donne, di altra società quotidiana e di altra realtà personale? Si può considerare ancora tale un’entità che dovrebbe tutelare e garantire a costo della sua stessa esistenza, le “nazionalità”, le appartenenze alla singola tradizione territoriale e vederla come un insieme di complementi uniti dalla storia, dai valori, usi e costumi, almeno generici e che invece sta massacrando sotto i colpi del principio della “sopranazionalità”, di legge, economica e quanto altro di serio ed importante, ogni singolo stato, nazione, identità in essa inglobata? A parer mio, tanto è cambiato, troppo si è modificato e molto altro ancora rischia di far svanire quel desiderio, quelle mille battaglie che un tempo caratterizzavano la nostra realtà, l’orizzonte di molti e molti camerati, giovani e non soltanto.
L’attuale nostra Europa è agglomerante, accentratrice, “egocentrica”, a mio avviso in maniera smisurata, terzo polo alternativo non più agli USA e all’ex URSS, bensì , principalmente, alla Cina “falsa ex comunista” e a tutte le realtà emergenti mondiali in fase di sviluppo veloce e “fagocitante”, a livello economico maggiormente.
Un’ Europa “denaro centrica” troppo dedita a non fornire più un’alternativa, visto il suo potenziale incredibile sotto ogni punto di vista, bensì diretta al capitalismo sfrenato, ad una localizzazione smisurata e alla costante ricerca, come “logico” sia in questo ragionamento, di alleanze, benevolenze e “collaborazioni” eccessivamente generose, con chi incarna il Dio denaro, da un lato principalmente riferendomi agli Stati Uniti, un tempo “nemici” ideali, oggi “amici” sleali, e dall’altro di combattere chi cerca di sottrarle il prestigio, nella misura dei “macro blocchi” mondiali, si veda, appunto, la Cina, “comucapitalista” e tutte quelle realtà economiche emergenti e “pericolose”. Contraddittrice e confusa, in cerca di consensi ma senza orgoglio e “battaglie” da combattere, mi sembra.
Un’ Europa in affanno, alla continua ricerca, rincorsa di “agganci”, di “liberalismi”, spesso eccessivi”, di “facce sorridenti, distese e diplomatiche”, capace di ampliare il proprio organico per imporsi nei “mercati mondiali” parlando troppo spesso solamente il linguaggio del denaro, volutamente o meno distratta, da quello che un tempo animava il desiderio di molti camerati e il sacrificio di molti martiri d’Europa, quel patto di sangue che lega ogni cittadino europeo alla sua storia millenaria e generatrice, alla sua identità, al suo DNA , ai suoi valori, al suo “modus vivendi” e di essere, alla sua quotidianità, al suo modo di essere la “terza via unita“, l‘alternativa, contrapposta al capitalismo, al maledetto comunismo, agli sfrenati liberalismi, quella che un tempo fu, un tempo si chiamava “Europa - Nazione“, Europa dei popoli, quella per cui, secondo qualcuno, valse anche la pena di morire.

Emanuele Ricucci

giovedì 10 aprile 2008

I piccoli partiti non esistono.Ogni voto è utile!

Bisogna finirla con la storia dei piccoli partiti. Questa non è propaganda ma una espressione di vergogna e sconcerto. Una pura e semplice barzelletta mediatica inscenata dai partiti-azienda e sostenuta da una nutrita fetta di mass media,creata ad arte per insediarsi nelle maglie,anche le più serrate,della società italiana,dall’imprenditore al semplice cittadino. Il piccolo partito non esiste. A rendere grande un movimento è la sua storia,la sua continuità ideale con il passato,la capacità di generare e portare avanti ideali,la sua ideologia e la sua concretezza e sincerità. I numeri?Si…quelli sono importanti ma non decisivi. Considerare “piccolo”in maniera dispregiativa,quasi con aria di superiorità innata,un partito,significa rendere vana la sua sempiterna battaglia,quella che lo ha generato e che da la voglia di lottare per una società “diversa”a tutti i suoi componenti,dal segretario nazionale al semplice militante e semplificare il tutto a bacino d’utenza,di voto,di capacità mediatica,di “arrivismo” e speculazione. Questa strumentalizzazione deve e dovrà finire. Dov’era il signor Berlusconi e il signor Veltroni ,come tanti altri è solo un esempio,quando il mio movimento, il M.S. Fiamma Tricolore,”interrompeva” la storia ed insieme ad Alleanza Nazionale,prima del suo totale trasformismo e della sua completa disfatta, ne dava vita ad un’altra,generando la continuità storico/ideale con il glorioso M.S.I.?Dov’erano?Questo si sa benissimo come altrettanto ne si è a conoscenza oggi. Come noi molti altri hanno dei meriti da non sottovalutare. La “grandezza” da loro intesa riguarda la mera capacità di sovrapposizione,di dominio,di controllo,di arrivismo mediatico,economico,sociale. La continuità ci rende una grande movimento. Come al solito…i numeri?verranno o semmai si troveranno, ma di certo un’ideale ,una proposta non si costruisce in dieci anni, ma necessità di uomini e uomini che vedono mutare la storia e cercano compromessi con essa e con la vita per battersi per delle piaghe sociali o per migliorare la qualità dell’esistenza ed inneggiare a valori fondati e fondamentali,non opera di pura osservazione frettolosa della comunità e del suo andamento. I nostri ragazzi morti per un’idea,la nostra continuità storica,ideologica e concreta con il M.s.i. ed altre realtà,la nostra militanza anche se spesso ostacolata ed in esiguo numero non ci ferma,ci rafforza,ci da linfa vitale per lottare sempre più forte e con il cuore ,consapevoli di una grande passato ed insito in noi, di un grande presente. Questa non è propaganda elettorale. È sdegno alla massima potenza. Voto utile? Il voto è sempre utile come garantisce la costituzione italiana all’articolo 48, in cui viene garantita la totale libertà,segretezza ed insita personalità della propria espressione politica in maniera assolutamente non vincolata. Bisognerebbe altresì preoccuparsi della consapevolezza del voto stesso da parte dei cittadini,i quali spesso incappano in confusione ideologica,valoriale proposta spesso dagli stessi programmi politici,che dicono troppo o non dicono nulla o per la presenza degli stessi partiti non costante per la società ma solo in periodo elettorale,gettando al cittadino,con fretta miriadi di proposte rafforzate da dibattiti tv all’americana e da grandi “sorrisi propagandistici”. Importante è “saper”votare,scegliere,fidarsi di qualcuno perché lo si vuole,proprio perché ogni voto è utile all’individuo per esprimersi in società. L’utilità al voto tanto osannata dai grandi partiti di massa, riguarda una dimensione “utile”per gli interessi degli stessi soggetti che la propugnano. Non per la comunità. Come si sente un elettore di centro destra o sinistra che indeciso per mille motivi,è quasi moralmente costretto a votare per le due grandi “coalizioni”esistenti per non far trionfare l’altra opposta ma in realtà il suo cuore batte in altri frangenti?Non tutti siamo capaci di decidere con fermezza granitica. Per questo l’onestà elettorale,programmatica e politica dei partiti,che in realtà dovrebbero fare il bene comune,sarebbe di fondamentale importanza. Per essere grande un partito, deve esserlo prima di tutto dentro di sé e deve dare voce reale ai bisogni ed alle lamentele dei cittadini in maniera concreta,lungimirante e che duri non per meri scopi di legislatura o di campagna elettorale e questo può essere garantito solo da un passato di valori,di idee,di lotta e di rapporti di “cuore “ con la comunità. Una società realmente completa,operosa e serena è quella in cui tutti vengono “rappresentati”ed in cui tutti i bisogni reali vengono accolti e le richieste ascoltate,in tutte le sfaccettature. Il resto è partitocrazia e dittatura. Cari tutti,vi esorto a decidere con fiducia,senza paura e con la vostra insita idea perché non si faccia favoritismo gratuito ma ci si aiuti personalmente eleggendo chi veramente si ritiene opportuno a risolvere i nostri problemi e a migliorare le nostre condizioni umane,economiche,sociali e culturali. Che l’Italia rinasca sull’onestà e sul rispetto di tutti verso tutti.


Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

giovedì 20 marzo 2008

Che Dio benedica il "progetto Beslan"


Che Dio benedica il “progetto beslan” e i suoi fautori! Appena appresa la notizia,sono rimasto decisamente ed effettivamente contento,speranzoso e fiero di tale gesto di fratellanza,amore e sostegno umano, carico di valori sociali e morali. In tempo di elezioni,problema momentaneo,questo gesto ci deve far riflettere ed aprire le coscienze su tematiche sempiterne,come questa di assistenza soprattutto ai più piccoli. In una società quasi allo sfacelo ideologico,umano,delle coscienze,questo gesto riempie di speranza chi ancora,come me,fa dello spirito di aiuto reciproco,coesione ,no profit e no-interesse personale,un baluardo da cui ripartire ed insegnare la forza interiore della nostra società. Il mio parere non sarà affatto rilevante ma è mio desiderio renderlo pubblico,proprio perché simbolo di vicinanza.
Questi bambini hanno conosciuto il male. Le loro famiglie hanno conosciuto il male,gli orrori del comunismo,la sua “ristrettezza”culturale,ideologica,di sviluppo ed antisociale,cosa di cui spesso si omette volutamente di parlare. Ancor più vedono la tristezza,il degrado,l’ambiguità delle loro condizioni,anche degli adulti ad essi vicini.
Molti di loro hanno conosciuto la morte in quel dì del 2004,giornata in cui il mondo si fermò per assistere ad uno tra i più barbari tentativi di odio ingiustificato e maledetto:l’uccisione di molti bambini,per l’appunto all’asilo di Beslan. I miei valori di coesione sociale,di supporto morale,umano di fratellanza vera,umana,non partitica”(…a buon intenditore poche parole…)e il mio impegno in politica come segretario provinciale giovanile della Fiamma,fanno si che io sia qui a benedire e ringraziare di cuore chi ha promosso e realizzato tutto ciò,nella speranza di bontà reale,sicuramente presente,fulgido esempio di solidarietà. Che mi si accusi pure,per chi ne sentirà il bisogno impellente ed ipocrita di farlo,che si “snobbi”il contenuto di questo mio pensiero,ma i bambini sono i bambini e non c’è elezione,tessera,credo politico o altro che non può non farci sentire un cuore grande nei confronti di un loro sorriso. Immaginiamoci quello di piccoli come coloro di Beslan,che di certo non volevano tutto ciò. La politica insegna a vivere nella polis,a creare le basi per la comunità, a farla entrare in contatto ,a meglio gestirla,a farla confrontare,insegnando ai cittadini i valori. I partiti,i simboli,i movimenti…un’altra cosa. Per una volta che li si metta da una parte e che anzi una parte di questi possa servire a gestire le proprie coscienze e definire ed applicare i propri valori,reali e comunitari. In una società di “pirati della strada”,di nuovi mercenari dediti all’assassinio in nome del “dio denaro” o del “dio orgoglio” oltre che delle “divinità interesse e speculazione” e dei maledetti “demoni stupro e pedofilia”,facenti tristemente parte di una setta politeista in continuo progresso nelle nostre società,questo gesto è da lodare soprattutto perché ha mostrato a quei bimbi che il mondo, presente e futuro,non è e non sarà come loro sono tristemente abituati a scorgere come l’alba ogni mattino in cui aprono gli occhi e tentano di vivere una vita che sicuramente loro vorrebbero diversa. Richiamo con ciò l’impegno dei giovani verso i bambini,più vicini a noi. Che questo sia d’esempio alle generazioni anche più grandi e che non faccia parte del merchandising partitico. Ricordiamoci ragazzi,e lo dico a tutti, che loro non sono merce da campagna elettorale. Difendiamo chi non può farlo da sé. Sempre. Questo non fa arrivare alla presidenza di un partito,ma ci rende esseri umani migliori e coscienti della situazione di tutti. Tutto ciò viene dal mio impegno per gli altri, soprattutto extrapolitico e dalla sensibilità e desiderio di aiuto,comprensione,solidarietà che suscita temi come questo.

E’ un mio pensiero che viene dal cuore ma che finalmente è dettato da un evento che richiama ai valori sociali e morali di cui da molto tempo difficilmente si parla nelle nostre società e nelle nostre coscienze.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci
Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

mercoledì 19 marzo 2008

Svastiche e moda: spray e muri

Giusto è denunciare ,alla pubblica opinione quanto alle autorità ove risulti necessario,qualsiasi atto che deturpi il panorama culturale di una città. Senza dubbio lo è ancora di più in quei casi in cui il soggetto di tale azione inneggi al nazismo,come nell’episodio messo in luce da cittadini viterbesi tra cui il signor Fabio Martinelli e apparso sul portale web ontuscia.it nella giornata di ieri, il quale riporta con estrema chiarezza e onestà disagi possibili,derivanti proprio dal permanere di tali scritte sui muri della città,a carico dei minori o di altre categorie,oltre che, chiaramente del patrimonio artistico culturale. Tutto ciò sembra essere estremamente corretto ed onesto a livello intellettuale ed insito nel “modus vivendi” del cittadino vero. Ma risulterebbe altrettanto onesto,doveroso,degno di attenzione e d’interesse pubblico, denunciare coloro i quali imbrattano i muri della città,gli stessi delle scritte naziste,prodotti con lo stesso tipo vernice spray,forse acquistata nello stesso esercizio,diverso simbolo stesso fine…con frasi o simbologie inneggianti all’anarchia e all’antifascismo. Provocano disagio anch’esse. A me compreso,cittadino comune. Di stesso valore degli altri. Identico,con gli stessi diritti. Se proprio si vuole fare una battaglia contro tali atti vandalici,come situazione che accentua di molto il degrado e contribuisce a deteriorare il “paesaggio”artistico di una realtà cittadina,oltre che infrangere numerose norme etiche e penali, che si faccia democratica o almeno imparziale,se poi la battaglia è politica,ideologica…allora il discorso cambia. Tutti si ricorderanno il presidio antifascista che fu fatto la scorsa estate a Viterbo. Bene. In seguito ad esso furono trovate scritte inneggianti all’anarchia ed all’antifascismo su di un muro nell’area dei parcheggi sottostanti al Macdonald e sulle vetrine di un negozio a via del corso. Di altre eventuali anche in altre zone della città si avrà modo di constatare. Nessuna apologia del nazismo,nel modo più assoluto,nessuna difesa di chi sostiene le tesi,simbologie ed idee nazionalsocialiste,solo tanta ed estrema voglia di imparzialità e correttezza non ideologica ma umana per evitare le solite…ipocrisie del caso. Stimo la denuncia a tal proposito del cittadino Martinelli sopraccitata in quanto concreta e “sentita”,nessuna polemica personale a riguardo,assolutamente. Nella speranza di reale imparzialità. Termino prendendo in prestito,spero senza pena dell’autore,una frase dello signor Fabio Martinelli,credo emblematica: E' ragionevole sperare che queste scritte possano prima o poi essere cancellate?
Con pieno rispetto per la persona chiaramente e per l’opinione,affermo di non condividere assolutamente le dichiarazioni del signor Luigi Tozzi,apparse anch’esse sul portale ontuscia.it : vorrei ricordare che la croce uncinata ha molto poco da condividere con il fascio littorio e semmai ciò deriva da un puro livello storico,non culturale o di altri settori,in mia opinione e non solo tra i più neri e tristi dell’esperienza fascista italiana. Non si può parlare di scuole e “fascismo” o comunque ideologie moderne di destra in quanto il rapporto non esiste;provi ad entrare in un ambiente universitario e soprattutto liceale poi sapremo riparlarne,garantisce uno studente universitario di destra…quasi sempre ostacolato anche solo nell’esprimere la propria idea. Il fascismo se è di moda è pazzia. La moda è malefica per i giovani, non li rende indipendenti ma schiavi di una strumentalizzazione in genere. Chi lo plasma A SUO piacimento una consuetudine “modaiola”giovanile, commette gravi peccati d’ignoranza culturale soprattutto ed a livello personale,su questo concordo con lei. Lei parla di paura. Ricorda il g8 di Genova o altri esempi di devastazione gratuita,violenza,SANGUE,distruzione,antistato,ferocia contro le istituzioni?Bene se si,come sicuramente sarà e ci sono di esempi,allora rifletta poiché,lo ha proprio detto lei, “Nessuna giustificazione perché il sangue di chi muore per la violenza è uguale ovunque.”
Vorrei ricordarle ,per chiudere, che lei assocerà probabilmente a questa critica costruttiva spero e pacifica la solita “violenza”o aggressività portata dal nome del mio partito. In realtà nei miei comunicati stampa(di cui se vuole per estrema curiosità se non altro,le posso fornire delle copie,troverà l’indirizzo email in fondo),le mie attività, la mia vita quotidiana combatto contro le mode,compresa quella di essere “alternativi”,di sinistra,contro lo stato e le istituzioni e spesso a favore delle droghe,perché uccidono i giovani dentro,li strumentalizzano non li rendono indipendenti, e mi batto soprattutto contro la più terribile a mio avviso ,la moda di essere fascisti,perché ad essere devastata qui è la corrente di pensiero storica,sociale da cui traggo spunto culturale. Le sta parlando chi ha paura degli stupri,degli effetti della droga,degli effetti dell’antistato,degli effetti di una pessima gestione dell’economia che porterà a non avere lavoro o diritto alla pensione forse nei prossimi anni,non chi mette paura con le proprie idee e soprattutto un cittadino incensurato,totalmente in regola con la giustizia,uno studente universitario che sicuramente ha ancora molto da imparare,con una famiglia normalissima ed unita,una fidanzata e l’impegno di aiutare gli altri,ragion per cui ho scelto anche la strada politica. Io i “manganelli” li ho lasciati negli anni ’40 del ‘900 come del resto molte altre persone. Ognuno guardi al proprio passato,al proprio presente ed hai propri errori. Le dicono niente i gulag? Il discorso ridotto a queste poche righe è estremamente breve e forse incompleto in realtà ci sarebbe da discuterne per anni e svariati “fogli di carta”. La stimo per aver creduto nelle sue idee,non importa se di destra o sinistra,caratteristica che oggi gli italiani hanno quasi del tutto perduto a discapito di una sorta di “qualunquismo”e di “laissez faire”

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

lunedì 12 novembre 2007

Basta con la violenza!Basta con i morti!O Il calcio o i valori!


Adesso basta!Questi non sono i miei simili,i “nostri ragazzi”,qualora questi lo fossero io sono un “alieno”di questo mondo,di questo sistema!L’impegno per i giovani,per il loro futuro è di estrema importanza per me,per noi è la nostra lotta quotidiana senza remunerazione,privilegi,vantaggi;si fa perché è ideologia,per dignità ed indipendenza,per amore della civiltà e della società,principalmente giovanile,proprio perché è futuro. Ma io in favore di questi “animali moderni”non mi schiero,non per paura, ma per dignità. Comprendo di non essere essenziale e che nessuno mi abbia chiesto di lottare,ma in ogni caso nella mia battaglia silenziosa,concreta e quotidiana,scelgo di non fomentare l’odio. Condanno nella maniera più dura possibile chi ieri ha messo a ferro e fuoco città come Roma,Bergamo e Milano in nome della violenza gratuita,di una partita di calcio,di un simbolo, di un valore,che spesso, tali non sono. La morte anche ingiusta di una persona può,deve essere celebrata ma di certo non in questa maniera. Condanno la “caccia alla polizia”perché non sbaglia l’istituzione,sbaglia l’uomo,la divisa non rende ne capri espiatori ne “superuomini”,essa non nasconde l’errore, non rende divinità. Basti pensare che la stessa tanto “odiata” polizia di stato di recente ha arrestato i boss Lo Piccolo di “cosa nostra”per il trionfo della giustizia e la serenità dei cittadini,fatti che con il misero calcio non hanno nulla a che vedere . È morto l’ispettore capo della P.S. Filippo Raciti ma nessuno si è ribellato,nessuno,”godevano i teppisti”!E ora!Si fa la guerriglia?L’ultras è uomo e il poliziotto,il carabiniere,la forza dell’ordine no???Temo, che si aspettasse solo” il pretesto” per dar vita a tutto ciò.
Bisogna che si ritorni al divertimento,alla passione,ai simboli,non alla lotta,alla violenza,non si può morire per un gioco,ne condannare la forza dell’ordine che ESEGUE il lavoro che la legge impone e che spesso è latente,debole! Il giusto rispetto umano deve essere attribuito al ragazzo che è deceduto in seguito all’esplosione di colpi da parte della polizia. La morte,soprattutto in queste modalità,è ancora più cupa ed ingiusta. Ma bisogna gettare la maschera e interrogare le istituzioni su quale sarà il nostro futuro di cittadini,chiedere tutela estrema e vicinanza da parte dello stato verso di noi. Non c’è faziosità. Si necessità di capire chi è il “colpevole “di tutte queste mancanze socio-politiche,di pessima gestione di questa società tutta,di gravi negligenze nei confronti dei giovani,lasciati alle loro sorti,quasi sempre senza guida. Lo stato,l’istituzione,di cui non mi vergogno di dire,sono fervente sostenitore,data la mia ideologia e i miei valori,dovrebbe tutelare l’essere umano,il cittadino,in momenti di divertimento, il tifoso, e di lavoro,la forza dell’ordine,ma in generale sempre,assicurando e garantendo costantemente l’ordine costituito,non tagliando i fondi alle forze di polizia,bensì garantendo la certezza della pena per chi devasta,saccheggia,distrugge. Rispetto e rammarico per chi paga,ma la maggior parte delle volte non ci sono vincitori,ma solo e soltanto sconfitti!Come in questo caso. Dove sono le istituzioni che tanto hanno pianto per l’ispettore Raciti e ora per Gabriele Sandri e in realtà “snobbano”la violenza negli stadi,la situazione giovanile soprattutto nelle città e sono incoerenti con le loro promesse?Dov’è il Governo Prodi,il Ministro Mastella,Il Ministro Pollastrini,dove l’istituzione,la tutela,dove la giustizia e dove le politiche giovanili?Non devo rispondere io,ma hanno l’obbligo morale di intervenire proprio i garanti della non violenza,il governo Prodi,perché un agente delle forze dell’ordine ha diritto a vivere bene e svolgere il proprio lavoro con serenità,serietà e dedizione professionale,”smontare”dal servizio e giocare con i propri figli,come faceva l’agente della PolStrada che ha sparato,perché un ragazzo comune ha diritto di seguire la propria squadra,tifare,essere partecipe in piena tranquillità dell’evento,divertirsi e la sera tornare dai familiari ed uscire con la propria fidanzata ,dedicarsi alle proprie passioni,come faceva Gabriele,ma non hanno diritto quanti sfruttano media,calcio e “minime situazioni”per creare guerriglia,assalti,offendere le forze dell’ordine,distruggere e avere il “potere”in mano di rinviare match calcistici minacciando i giocatori (si veda atalanta – milan di ieri… grazie).Tale compito, di tutela ,garantistico ed apologistico ,non è dei cittadini bensì risulta insito in quella che è l’istituzione governativa ed amministrativa,oltre che politica. Retorica?Allora gli anni di piombo,le stragi,il terrorismo,i morti di quel periodo non hanno insegnato nulla!Se proprio deve essere “lotta”che sia per i valori,per giungere al miglioramento della società,colloquiare con l’avversario e in caso di incomprensione dar”battaglia”mentale,culturale,simbolica,ideologica,valoriale non armata. Che si fermi questa follia e che tutti apprendano l’orrore che ne consegua,anche chi non ne sia colto nel mezzo,anche io lo farò,dato che credo di non avere nulla di “estremista”,”xenofobo” o pericoloso e lo si può evincere dai miei comunicati,dalle mie riflessioni,a partire da questo. Come dire: posso rendermene conto io a che punto siamo arrivati,non possono farlo tutti?Io propongo solo una riflessione politica,giovanile e moderna. Questa causa è oggettiva,non faziosa poiché tutti ne paghiamo o ne pagheremo un prezzo sociale,politico e umano.


Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it
http://giovanedestra.blogspot.com/

mercoledì 31 ottobre 2007

Basta con i morti a causa dell'alcool!Che le istituzioni siano partecipi!

In queste ultime settimane sta salendo all’onore delle cronache, un aspetto decisamente macabro,triste e tragico della realtà giovanile,dovuto alle “mode assassine”ma anche ,in parte,alla scostante e incompleta attenzione delle istituzioni,ossia la morte dovuta ad un eccessivo consumo di alcolici,prevalentemente manifesta tramite incidenti stradali o simili,la quale si sviluppa in seguito o durante momenti di ritrovo, di svago tra i giovani e in locali come discoteche o generalmente in luoghi di “divertimento”. Serate iniziate in allegria spesso finite in tragedia, “soldi affogati”nell’alcool,premature scomparse,patenti ritirate o sospese dalle forze dell’ordine,drammi generici dovuti spesso al “bere”,alla velocità in auto ed alla voglia di “spezzare la monotonia”che tanto vanno a contrastare con quello che da sempre è il senso di divertimento. Il drammatico fenomeno che si sta sviluppando e per cui tutta la società italiana si trova a dar conto, strettamente connesso a ciò,sono inoltre,gli omicidi che si vengono a prefigurare causati da automobilisti in chiaro ed eccessivo stato di ebbrezza .Non starò qui a riassumere le ultime innocenti vittime di tale evitabile massacro,sono già ampiamente e tristemente ben note a tutti,non starò qui a fare della retorica sul bene o sul male della società italiana o tanto meno non “pubblicizzerò”con ipocrisia questi morti nel tentativo di suscitare tenerezza nelle persone per poi ottenere una “solida campagna elettorale”,ma sarò qui per “lottare”,come sempre nei miei comunicati o nelle mie anche future attività,e fare una proposta concreta alle istituzioni della Provincia di Viterbo e della città di Viterbo,alla Regione Lazio,alla comunità,il quale”consiglio”qualora risultasse ben accetto sarebbe per me,per noi, motivo di soddisfazione e ricerca della massima tutela per i giovani,altrimenti rimarrà in ogni caso parte della nostra quotidiana battaglia. Chiedo pertanto all’ istituzione di istituire un servizio bus navetta che sia presente nei maggiori luoghi di ritrovo,di divertimento,di incontro ,tra giovani prevalentemente, a partire da un orario predisposto ,tramite cui accompagnare i ragazzi in alcuni,o i principali luoghi di ritrovo e divertimento,o in cui il problema “alcool”potrebbe manifestarsi con più facilità e a fine serata ricondurli alle rispettive abitazioni,nel caso in cui avessero “esagerato con l’alcool”,sopravvengano diverse cause che renda impossibile muoversi con la propria automobile,o semplicemente per evitare di spostarsi con essa,il tutto ad un prezzo estremamente relativo e contenuto,risparmiando carburante e spendendo anziché dieci euro di benzina,2 euro per il viaggio in bus,cifre da stabilire ma irrisorie. Ciò faciliterebbe il lavoro delle forze dell’ordine impegnate ,magari, in altro tipo di controllo sul territorio liberi quindi da un serrato,giusto ed inevitabile “esame di patenti” e posti di blocco,renderebbe più serene le famiglie,gli stessi giovani e ridurrebbe, secondo mia opinione,di una certa quantità importante,vittime dovute all’alcool,oltre che agevolare il divertimento. Certamente si tratta di “un’umile proposta”,non ambiziosa al punto di cancellare il problema,ma tesa a “trattare”con esso,in quanto come dimostrato da un recente servizio de “le Iene”su italia 1,proibire la vendita di alcolici dopo le ore 2 della notte soprattutto nelle discoteche,risulta contro produttivo e provvedimento ottimo ma ,purtroppo,facilmente “aggirabile”,facendone dovuta scorta prima di tale ora…L’alcool,le bevande alcoliche devono essere “limitate” e il consumo senza criterio, smisurato ed estremamente eccessivo che alcuni ne fanno deve essere criminalizzato,non difeso ed anzi combattuto in quanto pericolo reale,ne va della vita degli altri e degli stessi individui che ne fanno uso,come odierne cronache testimoniano,ma in qualità di uno dei problemi di massa più antichi del mondo,non si deve ne opprimere i giovani,il popolo,ne avere la presunzione di avere la risposta definitiva,ma si necessiterebbe,bensì,di analizzare il fenomeno e combatterlo con una tattica precisa che non sia ne oppressiva ne debole,ma che produca effettivamente degli effetti reali,perché io ancora credo,e spero non mi si accusi di utopismo,che oggi per divertirsi non serva morire o gettare via la propria esistenza in ogni senso. Spero che le istituzioni come anche la comunità e la stampa sia partecipe di questa iniziativa e solidale a questa proposta,volta alla tutela della vita come bene prezioso ed unico. In realtà questa è solo un ‘esposizione necessaria ed estremamente breve della nostra idea ma qualora vi fosse possibilità di manifestarla, essa risulterebbe più articolata,comprensiva e completa. Anziché condannare oggi le giovani generazioni per le loro scelte ed azioni,ognuno ha le proprie responsabilità storiche e sociali…per chi lo dimenticasse,bisogna educare,anche coloro che non sono in grado di comprendere da soli,per motivi familiari e di ogni tipologia,agevolando il divertimento,”diritto”innato di tutti,ma rendendolo sicuro e legale.
Comprendiamo che non è la risposta definitiva,la soluzione,ma uno dei tasselli di un grande mosaico.

Giovani fatevi sentire,bisogna amare la vita e tornare a casa la sera non fermarsi per strada…per sempre.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci
Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

domenica 7 ottobre 2007

Siamo tornati nel medioevo.

Siamo tornati nel medioevo. Ma con le automobili,gli aerei,internet e la tecnologia,baluardi di un “velo di maya” imposto ai cittadini per dar loro il salvifico “panem et circenses”,il tanto agognato “giocattolino”utile ma prodotto per imbonire la società. Basta con la filosofia. Il risultato di questo mio pensiero verrà “cassato”da tutto,troppo filosofico,troppo di “destra”,troppo retorico,inutile,il ragazzo “se la tira”,o pioggia di critiche o indifferenza. Bene. Ma a me,non importa non per mancanza di spirito autocritico o di umiltà,bensì perché le problematiche che vado per descrivere sono vere,reali,concrete,attuali e probabilmente con effetti esplosivi a tempo,visti dagli occhi di un giovane(politico)moderno. Prima i cavalli e le sfarzose carrozze,oggi le auto e le sfarzose mercedes, prima i barbari,quindi per intenderla nel senso latino,romano del termine “gli stranieri d’oltre confine”nessuna allusione alla xenofobia moderna, i mercanti esotici,oggi gli extracomunitari,gli apolidi,che vogliono dominare perché gli viene concesso dal”feudatario” e possono permettersi,inoltre,di cancellare i nostri valori,ghettizzarsi,ed eliminare i “Crocefissi dalle aule”,(sostegno a quali dei loro lavora,rispetta e contribuisce),prima si alzava il ponte levatoio(con criterio tra l’altro)del castello,oggi si spalancano le frontiere. Prima il vassallaggio,il feudatario,lo ius primae noctis , oggi lo sfruttamento generico,dal mondo del lavoro a quello dei “minorenni”,la strumentalizzazione mediatica,le lobbyes,il controllo delle menti,il famelico “lavaggio del cervello”,la televisione,i mass media e il rischio che alla tua fidanzata,a tua moglie,alla tua amica venga applicata la moderna ed imprevedibile versione dello “ius”sopraccitato medievale,lo stupro,oggi giunto a traguardi imprevedibili. Prima la guerra,oggi la guerra. Prima diritto,costituzione e comunque sistema normativo,spesso assente,incompleto,non applicato o eseguito con enormi “favoritismi”,oggi diritto,costituzione e sistema normativo,interminabile, mal applicato,spesso non adatto alle situazione giuridiche che si vengono a creare o eseguito con enormi “favoritismi”(si veda gentilmente la situazione di previdenza,di indennità,vantaggio generico della classe dirigente politica,parlamentare italiana,grazie.). Prima giustizia sommaria ,sicurezza personale quasi assente,sistema di difesa dei cittadini estremamente esiguo, oggi Mastella,indulto,poliziotti costretti ad effettuare l’arresto di un pericoloso latitante”nazionale”rumeno con i propri mezzi,come accaduto di recente ad Ivrea,(e su questo argomento sicurezza mi voglio volutamente fermare a questo esempio),sistema giudiziario lento,eccessivamente burocratico,spesso ingiusto (che paradosso è?!).Prima analfabetismo = controllo delle menti,cultura = possibilità di ribellione,oggi scarsa capacità culturale offerta = controllo delle menti,soprattutto tra i giovani, mtv = controllo dei giovani, “sapere”di parte = controllo dei giovani, cittadino che si evolve = possibilità di ribellione,di conseguenza,l’articolo 2 della costituzione nella sua analisi sociale soprattutto,viene reso inefficace per evitare che il cittadino si evolva e quindi ribellione. Prima le tasse,le gabelle,i dazi,oggi le tasse,le sovrattasse,le “sovragabelle” e i “sovradazi”. Prima si viveva con la paura quotidiana, senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento altrui e per il l’impoverimento personale, oggi si vive con la paura(vedi terrorismo,accrescimento delle capacità criminali,stupri,rapine,mafia,indulto,stato spesso assente.),senza il tempo libero costruttivo,edificante per l’individuo,lavorando per tutta l’esistenza per l’arricchimento “altrui”,per l’impoverimento personale,stima recente ed ufficiale vuole che circa 7 milioni di italiani vivano sotto la soglia di povertà, nel 2007,nella U.E. Prima non c’era speranza,oggi non c’è speranza. Prima ci si “ribellava” al signore ,come ultimo impeto d’ira
e si veniva uccisi,oggi l’idea di non di lotta armata e di ribellione,ma almeno di confronto “per la vita”,vengono scartate a priori dalle istituzioni. Prima c’era una famiglia,in questo maledetto caos, unica fonte di sorriso e di incoraggiamento al domani,oggi si cerca di distruggere anche questa,minandola alle basi,fornendole sempre meno diritti e facendo credere che il nucleo familiare non è più quello tradizionale fondato sul matrimonio di un uomo ed una donna. Prima c’era la Chiesa cattolica, a navigare nel proprio lusso e spesso a condannare definitivamente i cittadini ma che con le sue ramificazioni dava un unico ed ultimo sostegno al popolo,alla gente comune,vedi S. Francesco d’Assisi, oggi la chiesa ha capito i propri errori ma tranne casi tanto rari quanto intensi e meravigliosi,essa non allevia più le nostre sofferenze come lo stesso Gesù Cristo lo stesso “poverello d’Assisi” ,da buon cristiano affermo,insegnavano. Essa inoltre,in un’ Italia “rossa” come questa viene ostacolata in ogni maniera,per ideologia e mille motivi che non ciè dato conoscere. Prima il feudatario ed i vassalli,oggi Prodi ed il suo governo.Prima erano pochi ad essere felici,oggi quasi nessuno,eccezion fatta per alcune classi sociali. Vogliono un’Italia moderna,competitiva,Europea,concreta e stabile?! Siamo o non siamo nel medioevo? Per praticità non ho aggiunto altri punti essenziali di collegamento tra le ere passate ed oggi,anche per non rendere il tutto prolisso. Perdonate la qualità del linguaggio,l’uso quasi sconsiderato dei segni grafici quali le parentesi e le licenze poetiche liberamente prese, non sono qui a disquisire sull’arte retorica o sul corretto utilizzo della lingua Italiana,non ne avrei le capacità,ma a riflettere da “popolano”quale sono e fiero di essere tale,stanco di questo governo,di questa ideologia ora dominante e di questa crisi valoriale e sociale abissale. Così non c’è futuro . Ma medioevo,il nostro in questo modo è un passato accettabile. L’uomo non muterà mai il proprio modus vivendi,le proprie caratteristiche innate,semmai sarà la società a cambiare,modernizzarsi, a plasmarsi,adattarsi intorno a lui. Ma con i mezzi odierni è un errore non credere che si possa migliorare le nostre pietose condizioni,è un errore sopravvivere in questa maniera. Per questo è sempre medioevo,”carissimo” Romano Prodi. Fate come volete,non sono la soluzione e non pretendo di esserlo,ma questa descritta è la verità,addirittura una parte di essa. Tutta retorica? Bhe, se continua in questa maniera avrete modo di constatare.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Giovane studente universitario,in cerca di lavoro,con poche speranze.
Chi fosse d’accordo con me può inviarmi una mail.

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

martedì 2 ottobre 2007

Contro la pedofilia,unica soluzione castrazione chimica

La pedofilia è uno dei mali odierni e moderni,uno spettro in attesa di vittime che ha fin troppa “notorietà”,tristemente,nelle nostre società. Siamo abituati a ripudiare un problema del genere ed in parte ad eliminarlo dai nostri discorsi o riflessioni quotidiane. Di certo chi vi scrive non è e non ha la soluzione al problema,ne tanto meno vuole avere l’ambizione di esserlo,ma può almeno cercare di far riflettere in veste sociale,umana ed in seguito politica. Di realmente “politico”,e quindi di tutta la “polis” in questo dramma concreto,c’è solo la condivisione pubblica e la percezione dei terribili effetti che genera un tale dramma. Non è l’ennesima manifestazione retorica gratuita ,seppur “nobile”, atta a schierarsi contro la pedo-pornografia,ma una proposta chiara,definita e solida. Il problema deve essere necessariamente affrontato e debellato,senza possibilità di replica. Per fare ciò l’essere umano deve tutelarsi,essere unito sotto un’idea manifesta non necessariamente sotto una bandiera,un’”etichetta”,un’appartenenza . Ciò che in primis ,come essere umano ed in seguito come esponente politico, chiedo, è la “castrazione chimica” per gli accusati di atti libidinosi,sfruttamento e “plagio”,e tutto ciò che può essere insito nei termini pedofilia e pedo-pornografia, verso minorenni ed in quanto tale perseguitati ,a norma di diritto,dalla legge. Di certo il problema non si avvierebbe al termine definitivo,ma ci sarebbe una riduzione più che percettibile dei casi,molto probabilmente dovuta alla concretezza ed alla cognizione della pena e dei suoi effetti da parte “degli interessati”,la quale non “devasta”,ne uccide ne tanto meno annulla l’esistenza,ma in ogni caso mina alle basi,dal punto di vista anatomico,”scientifico” ed umano,l’attività antimorale ed ignobile,per essere decenti e discreti,del pedofilo. Tutto ciò è stato già proposto in Francia dal neopresidente Nicolas Sarkozy ,sensibile a quelle che sono le vicende più negative della sua nazione e dell’Europa stessa,anche se la portata di tale “male”è mondiale. Evidentemente i tempi sono maturi per optare verso una via definitiva,repressiva e completa,la quale porti in seguito ad annullare gli effetti “antiumani” di questa perversa quanto diabolica pratica. Quando a soffrire, inoltre, è un bambino,un minorenne ed in genere una persona che non può provvedere alla propria autodifesa ed a compiere spesso scelte mirate e razionali,data l’età e l’inesperienza,non bisogna troppo “celebrare”bensì si necessita di agire; solo quando il popolo scenderà nelle strade a proporre la sua lotta in difesa dell’essere umano,allora,si sarà pronti per dichiarare battaglia alla pedofilia e attuare la “castrazione chimica”ed altri rimedi collaterali atti a debellare questa piaga sociale. Il movimento sociale Fiamma Tricolore di Viterbo,nella mia persona ,in questo caso,in quanto responsabile giovanile della provincia di Viterbo,rappresentate di una parte di” gioventù”,ricorda che il futuro dei giovani sarà positivo solo quando, anche l’adulto , apporterà il proprio contributo e farà in modo che sia tale,aiutando,sostenendo,amando,criticando e lodando,quando necessario, il giovane fin dalla sua infanzia,dalla tenera età. Concetto basilare che a molti spesso sfugge. ma cosa viene proposto. Mi appello a tutti quanti coloro si appresteranno a leggere questo breve comunicato e soprattutto ai ragazzi,al domani della società,chiedendo di sostenere tale richiesta, la quale nei prossimi mesi diverrà concreta attività sociale sul campo,mia propria e del movimento,per fare in modo che non accadano mai più atti di efferatezza come il presunto all’asilo di Rignano Flaminio,accaduto di recente e come quello a cavallo tra gli anni ’80e ’90 con come protagonista “il mostro di Marcinelle”avvenuto in Belgio. Ferite che provocano rabbia,ferite che sarà difficile rimarginare,ma che potranno insegnarci qualcosa e ci incoraggeranno ad eliminare la pedofilia come piaga sociale.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

Consigli comunali giovanili:finalmente un successo per i giovani!

Vorrei esprimere la mia soddisfazione e condivisione di intenti,in qualità di “giovane” e di segretario provinciale giovanile di Viterbo del Movimento Sociale Fiamma Tricolore,verso l’iniziativa ideata e sponsorizzata dalla Regione Lazio “ Dai un consiglio al tuo comune”,nella quale vengono promossi i consigli comunali dei giovani ed in cui i ragazzi si cimenteranno nel creare delle liste elettorali,allo scopo di far eleggere dei consiglieri o dei sindaci in rappresentanza proprio di tali nascenti ed ispirate istituzioni,coadiuvando l’istituzione governativa locale. Questo è un traguardo non indifferente,in quanto avvicina i ragazzi alla realtà politica dall’interno,tralasciando i subliminali meccanismi con cui gira l’ambiente partitico in Italia,valorizza la forza giovanile e punta ,inoltre, al concetto di politica come “polis”,amministrazione,cittadinanza,responsabilità,socialità. Noi della Fiamma Tricolore,me in primis,in quanto ferventi sostenitori degli “autentici”valori per la gioventù e dell’ ordine costituito, come punto di partenza per un domani vero e non fatto di dispersione umana,politica,sociale e morale, sosteniamo e sosterremo, come a noi possibile, tale iniziativa. Il giovane ha il diritto di comprendere il mondo che lo circonda,in maniera oggettiva e responsabile,lo deve fare per esserne partecipe e non schiavo. Costruire la società futura è compito nostro. Farlo in maniera cosciente è un nostro “obbligo morale”. Per noi che abbiamo sempre lottato e lotteremo per i giovani,questa attività è motivo d’orgoglio,oltre che apportatrice di cultura personale,amministrativa e sociale,soprattutto in una Provincia,come quella di Viterbo, ed in una Regione come il Lazio,due entità importanti nel territorio nazionale per ricchezza storica ed umana ed in cui la gioventù ha motivo di orgoglio dettato dall’appartenenza territoriale e culturale. Tutto ciò dona al ragazzo “la possibilità”di comprendere veramente,rappresentare e farsi rappresentare,fare cultura pratica e degna di essere chiamata tale di credere nelle proprie possibilità e rispettare, perché solo quando si conosce si rispetta,in questo caso il sistema governativo locale ed in genere dato il modello burocratico ed amministrativo di tipo “centrale”. Buona fortuna a quanti si cimenteranno in questa attività estremamente costruttiva,già in fase di sperimentazione con buoni miglioramenti nei comuni di Capranica e Castel sant’Elia, per cui consiglio serietà personale e di intenti,per essere partecipi del domani,non farsi strumentalizzare e capire,optando con concretezza ed effettuando critiche costruttive. Stiamo lavorando per cercare di completare ancor più questa proposta formativa della regione. Il domani appartiene ai giovani.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore/addetto stampa federaz.Viterbo
Emanuele Ricucci

Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it