giovedì 20 marzo 2008

Che Dio benedica il "progetto Beslan"


Che Dio benedica il “progetto beslan” e i suoi fautori! Appena appresa la notizia,sono rimasto decisamente ed effettivamente contento,speranzoso e fiero di tale gesto di fratellanza,amore e sostegno umano, carico di valori sociali e morali. In tempo di elezioni,problema momentaneo,questo gesto ci deve far riflettere ed aprire le coscienze su tematiche sempiterne,come questa di assistenza soprattutto ai più piccoli. In una società quasi allo sfacelo ideologico,umano,delle coscienze,questo gesto riempie di speranza chi ancora,come me,fa dello spirito di aiuto reciproco,coesione ,no profit e no-interesse personale,un baluardo da cui ripartire ed insegnare la forza interiore della nostra società. Il mio parere non sarà affatto rilevante ma è mio desiderio renderlo pubblico,proprio perché simbolo di vicinanza.
Questi bambini hanno conosciuto il male. Le loro famiglie hanno conosciuto il male,gli orrori del comunismo,la sua “ristrettezza”culturale,ideologica,di sviluppo ed antisociale,cosa di cui spesso si omette volutamente di parlare. Ancor più vedono la tristezza,il degrado,l’ambiguità delle loro condizioni,anche degli adulti ad essi vicini.
Molti di loro hanno conosciuto la morte in quel dì del 2004,giornata in cui il mondo si fermò per assistere ad uno tra i più barbari tentativi di odio ingiustificato e maledetto:l’uccisione di molti bambini,per l’appunto all’asilo di Beslan. I miei valori di coesione sociale,di supporto morale,umano di fratellanza vera,umana,non partitica”(…a buon intenditore poche parole…)e il mio impegno in politica come segretario provinciale giovanile della Fiamma,fanno si che io sia qui a benedire e ringraziare di cuore chi ha promosso e realizzato tutto ciò,nella speranza di bontà reale,sicuramente presente,fulgido esempio di solidarietà. Che mi si accusi pure,per chi ne sentirà il bisogno impellente ed ipocrita di farlo,che si “snobbi”il contenuto di questo mio pensiero,ma i bambini sono i bambini e non c’è elezione,tessera,credo politico o altro che non può non farci sentire un cuore grande nei confronti di un loro sorriso. Immaginiamoci quello di piccoli come coloro di Beslan,che di certo non volevano tutto ciò. La politica insegna a vivere nella polis,a creare le basi per la comunità, a farla entrare in contatto ,a meglio gestirla,a farla confrontare,insegnando ai cittadini i valori. I partiti,i simboli,i movimenti…un’altra cosa. Per una volta che li si metta da una parte e che anzi una parte di questi possa servire a gestire le proprie coscienze e definire ed applicare i propri valori,reali e comunitari. In una società di “pirati della strada”,di nuovi mercenari dediti all’assassinio in nome del “dio denaro” o del “dio orgoglio” oltre che delle “divinità interesse e speculazione” e dei maledetti “demoni stupro e pedofilia”,facenti tristemente parte di una setta politeista in continuo progresso nelle nostre società,questo gesto è da lodare soprattutto perché ha mostrato a quei bimbi che il mondo, presente e futuro,non è e non sarà come loro sono tristemente abituati a scorgere come l’alba ogni mattino in cui aprono gli occhi e tentano di vivere una vita che sicuramente loro vorrebbero diversa. Richiamo con ciò l’impegno dei giovani verso i bambini,più vicini a noi. Che questo sia d’esempio alle generazioni anche più grandi e che non faccia parte del merchandising partitico. Ricordiamoci ragazzi,e lo dico a tutti, che loro non sono merce da campagna elettorale. Difendiamo chi non può farlo da sé. Sempre. Questo non fa arrivare alla presidenza di un partito,ma ci rende esseri umani migliori e coscienti della situazione di tutti. Tutto ciò viene dal mio impegno per gli altri, soprattutto extrapolitico e dalla sensibilità e desiderio di aiuto,comprensione,solidarietà che suscita temi come questo.

E’ un mio pensiero che viene dal cuore ma che finalmente è dettato da un evento che richiama ai valori sociali e morali di cui da molto tempo difficilmente si parla nelle nostre società e nelle nostre coscienze.

Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Emanuele Ricucci
Fiammatricolore.ricucci@fastwebnet.it

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